Prompt:
Sogno in officina, simbolismo onirico astratto, pittura a olio su tela, grande impatto museale. Interno di vecchia officina meccanica con vetrate sottili che filtrano una luce fredda color ambra, atmosfera sospesa senza percezione di temperatura. In primo piano una grande putrella/colonna a T come asse centrale e barriera psicologica. Sullo sfondo due figure umane in silhouette ai lati della vetrata, intenti a parlare a bassa voce dietro la struttura, volti non leggibili, solo presenza e giudizio. A destra una massa organico-meccanica: turbina/ingranaggio/fumo che suggerisce “macchina-coscienza”, vortice scuro con riflessi blu e ruggine. Il pavimento e l’aria rivelano gradualmente sporco, grasso, polvere metallica come se emergessero con la critica: materia che affiora nella luce.
Inserire “Napoleone” NON come persona riconoscibile: una piccola forma di dominio retorico in basso, come triangolo/ombra con cappello bicorno appena accennato, oppure sagoma minimalista fatta di segni: un nodo di nastro rosso che diventa parola, un sigillo cerato, una coccarda o una corona d’alloro spezzata, un profilo geometrico quasi cancellato. Deve evocare “micro-imperatore” (poche competenze, tanta lingua) attraverso simboli di comando vuoto: medaglia senza metallo, epaulette di carta, timbro, etichetta prezzo. Nessuna fisionomia, nessun ritratto storico.
Palette: ocra, ruggine, ambra, blu petrolio, nero carbone. Texture spessa, pennellate visibili, chiaroscuro drammatico, composizione verticale, atmosfera metafisica, profondità cinematografica, grana da tela, stile pittorico internazionale, surreale ma sobrio, nessun testo leggibile, nessun logo.